Volume 3. Appendice alla Regola pag. 25
Volume 3. Appendice alla Regola pag. 25
Nella mia Morte ai miei dilettissimi Fratelli della pia Società dell'Apostolato Cattolico, perché si sforzino a promuoverla con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l'anima, e con tutte le forze
poteva credere che la pia Società andasse interamente a morire, tornò ad acquistare nuovi segnali di Vita, lo che si vide nella natura delle Opere del Signore.
4 Correva già l'anno 1839. e ancora non era stato scritto ciò che veramente concerne la natura, le opere, e lo scopo della pia Società: e debbo confessare che io ciò non aveva mai fatto pel mio disordinato modo di vivere. Il N. S. G. C. però mi volle usare misericordia, e dispose che io nel dì della Festa dei gloriosi Principi degli Apostoli (1) dopo avere confessato lungo la mattina di d[etta] Solennità (2) portandomi fuori di casa per un'opera di carità versai più volte sputi di sangue, lo stesso mi avvenne nel di seguente sagro alla Commemorazione dell'Apostolo delle Genti S. Paolo, ed era dì di Domenica (3); lo che se tenni celato il primo giorno, mi convenne manifestarlo il dì seguente: onde fui obbligato a stare diversi giorni in cura in Roma, e quindi nel dì 10 Luglio del d[etto] Anno 1839 partii, e mi portai al S. Eremo dei RR. PP. Eremiti Camaldolesi sopra Frascati colla fiducia che Iddio ciò avesse disposto per darmi in codesto S. Eremo quei lumi, di cui aveva bisogno per iscrivere quanto concerne la pia Società dell'Apostolato Cattolico: una tal fiducia era avvalorata dal sentimento,
Note
1) Sabato 29 giugno, Cappelli (
1952) p. 54 s.
2) Orig. Festa.
3) Cfr. nota 1.