Volume 1. Pia Società dell'Apostolato Cattolico pag. 236
Volume 1. Pia Società dell'Apostolato Cattolico pag. 236
Degli Oratorii Notturni
all'acquisto delle SS. Indulgenze, e alla Meditazione della P[assione], e l'altro dopo. (1)
Nel Sabbato Discorso istruttivo per imitare Maria SS., e per praticare verso di Essa la vera divozione.
Ciascuno degli indicati divoti Esercizi si terminano con eccitare il Popolo al più vivo Atto di Contrizione.
Quindi si cantano le Litanie della Beatissima Vergine, il Tantum ergo Sacramentum etc.
E si comparte in ultimo la Benedizione di Gesù Sagramentato nella Pisside [.]
Data la Benedizione due Fratelli dell'Oratorio cantano genuflessi in vicinanza della Porta / {205} dell'Oratorio medesimo [:]
Evviva Maria, Maria evviva, evviva Maria, e Chi La creò (2); cui risponde il Popolo ripetendo le stesse parole.
I due Fratelli intonano il S. Rosario che seguiti dal popolo lo (!) vanno recitando col canto dell'Evviva Maria ad ogni Posta, e si portano a terminarlo con gran divozione a comune edificazione o dappresso a qualche Chiesa di maggiore divozione, o avanti qualche Imagine divota di Maria SS. posta nelle pubbliche contrade [.]
Questo divoto esercizio della terza parte del
Note
1) Le parole con due fervorini […] e l'altro dopo aggiunte in un secondo tempo.
2) Canto popolare tuttora in uso.