Volume 1. Pia Società dell'Apostolato Cattolico pag. 298
Volume 1. Pia Società dell'Apostolato Cattolico pag. 298
Della Cura spirituale a pro dei poveri Condannati alla Morte
condannato, e fin coi suffragi, e colla sepoltura dopo seguita la sentenza.
Quando debbono prestare la loro opera di carità, e di zelo a favore del misero condannato a Morte passino prima almeno un'ora, e più ancora in Orazione umile, e fervente per ottenere tutti quei lumi, e tutto quello spirito di carità, e di zelo industrioso necessario, e opportuno a ben disporre il Condannato ad incontrare la morte con perfetta uniformità alla volontà di Dio, e con spirito di penitenza.
In quei luoghi, nei quali si comunica al reo la sentenza di Morte alcuni giorni avanti che venga eseguita è necessario profittare di tutti / {262} [i momenti] opportuni di tali giorni per inviare uno dei Sacerdoti per disporre poco a poco il Condannato a fare una buona Confessione generale [.]
Per riuscire bene a tale difficilissima impresa lo zelante Sacerdote non si sgomenti se sulle prime viene rigettato, e forse anche male accolto dal Condannato: quanto più vede difficile la conversione tanto più moltiplichi le preghiere, e la (!) faccia fare con gran fiducia, e gli potrà riuscire a disporlo in modo da morire da santo, e vero penitente.
Nei varii giorni che decorrono lo visiti spesso, e trovandolo alquanto disposto lo ajuti anche lasciandogli qualche divota imagine e qualche libro di meditazioni, e di qualche istoria della conversione edificante di qualche gran peccatore.
Se però la sentenza venisse comunicata al Reo