Volume 13. Stampati - Varie pag. 588
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I tre Mesi di Maggio
Giorno settimo
rinunziarvi come hai fatto tutte le volte, che col peccato ti sei ribellato al tuo Padre Celeste pensa, che l'essere chiamato / {51} figlio di Dio non è semplice titolo, ma è una sostanza di Paradiso: sostanza che fa entrare nei diritti di Erede come te ne avvisa l'Apostolo del mio Figliuolo Paolo: Si filii ergo heredes (b1): (Rom. 8. v. 17) e sai quale n'è la Eredità? È Iddio: heredes quidem Dei (b2): (ibid.) in guisa che coloro che sono chiamati figli di Dio (b3) possono dire con verità di fede io ho il diritto di andare a prendere possesso della mia Eredità Iddio Padre, Figliuolo, e Spirito Santo, e chiunque vi giunge può dire per tutta la eternità Iddio è la mia eredità [,] tutta la SS. Trinità è mia: tutta la sostanza di Dio è mia, la bontà di Dio è mia, la purità di Dio è mia, la eternità di Dio è mia, tutto Iddio è tutto mio: e con affetto materno voglio che rifletti che l'essere chiamato figlio di Dio ti dà il diritto di erede di Dio con tanta forza, e così compitamente, che l'Altissimo sebbene onnipotente non te lo può togliere, se tu non lo rinunzi coll'atto libero della tua volontà che si determina al peccato, poichè così misericordiosamente ha stabilito negli eterni suoi decreti, secondo le mire dell'Amore infinito verso le anime redente col sangue dell'Agnello immacolato.
2.º Ma figlio se vuoi consolare Me tua Madre, dà uno sguardo al mio divino Figliuolo… ecco Gesù Cristo… Santo… Innocente… Impolluto… Segregato dai peccatori… Figura e Immagine viva, e infinitamente / {52} perfetta della