Volume 13. Stampati - Varie pag. 988
Volume 13. Stampati - Varie pag. 988
Memorie
4 - Memoria / Abbo
Weber, il Mosbach (suo elaborato manoscritto del 1951-52) insiste anch'egli sulla nota origine dell'uccisione del nipote dell'Abbo: «Super hunc sacerdotem cadit suspectio criminis pessimi contra castitatem commissi cum filio fratris eius cum occisione illius pueri».
Come si vede è diversa l'origine del fatto data da un lato dall'Amoroso e dall'altro, dagli altri biografi maggiori. Quella dell'Amoroso è la più recente e per questo la riproduciamo facendo nel contempo osservare che, in materia, l'opinione non è univoca. Del pari ci piace ricordare che qualche particolare offerto dall'Amoroso non collima perfettamente con quanto lasciato scritto da S. Vincenzo:
{330} «DON DOMENICO ABBO
Don Domenico Abbo aveva con sé una nipote che gli teneva su la casa; ma con lui c'era pure un giovane e, forse, tra questo e la ragazza, nacque una simpatia. Ma un pretendente se ne adombrò e una notte entrò in casa, prese un coltello dalla cucina e uccise il rivale. Ma, poi, prostrato dal terrore, avendo vista una luce nella camera di Don Domenico, entrò e si confessò del delitto commesso.
Due giorni dopo Don Domenico fu arrestato. Le prove sembravano evidenti; il coltello della sua cucina e le tracce del sangue che dalla camera dello sgozzato portavano alla sua.
Don Domenico non tradì il sigillo del sacramento; e si levò contro di lui un'ondata satanica. Non si parlava che di lui e la stampa settaria eccitava il furore popolare, preannunziando lo scandalo della giustizia papale, che avrebbe assolto, certamente, il prete.
Si diceva che l'imputato avesse respinto il confessore. Ma Don Vincenzo sentiva le sue confessioni più volte la settimana, e due detenuti si erano confessati proprio in seguito alle esortazioni e all'esempio di santa vita di Don Domenico.
Don Domenico aveva chiesto di Don Vincenzo; ma egli era già assistito dal Padre Angelotti Modena e Don Vincenzo si tenne da parte. Poi però Padre Modena dovette allontanarsi per ragione di salute e Don Vincenzo lo sostituì. /
{331} Tra i due si stabilirono subito rapporti profondi. Il