Volume 13. Stampati - Varie pag. 1107
Volume 13. Stampati - Varie pag. 1107
Deposizioni Processuali
1 - Deposizione di S. Vincenzo Pallotti sulla Serva di Dio Suor M. Luisa Maurizi, Mantellata (1770-1831)
accompagnarla alla mensa Eucaristica, e riferisce, che non la vidde chiaramente, ma la vedeva come in un'ombra. Da tale successo ebbe a fare della violenza per non dar nulla a conoscere, e perciò ebbe a sforzarsi a dire il Confiteor con le altre religiose. Quindi dalla parte del / {273} {(14)} Comunichino sentì come venire in sé un tiro spirituale. Dopo tale narrazione con altre circostanze, espose, che mentre si trovava nel predetto stato, non mancava in Lei lo spirito d'incredulità, non ricordava però se in quel punto di quel tiro spirituale persistesse (sembra però che ne fosse libera in quel punto); mentre la Serva di Dio parla di quel tiro spirituale, credo che sia stato quel grado di contemplazione, che chiamasi dai mistici - tactus spiritualis. - Dal complesso intanto della narrazione in parte esposta di sopra, in parte che si trova nel suo scritto reperibile presso la Rev. M. Priora, si rileva, che mentre era tentata dallo spirito d'incredulità, ciò non ostante operava e credeva secondo la fede, né mancava di esercitare gli atti delle altre virtù Teologali. La sua fede senza dubbio si estendeva a tutti i misteri, dogmi e verità rivelate, insegnate dalla Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, qual fede esternava con le parole, e le accompagnava con le opere. Nel suo interno conservava così viva la fede, che in tutte le cose vedeva Iddio, né le occupazioni esterne la divagavano dal sentimento di fede, e quello spirito di portarsi a Dio, che è stato il distintivo della sua vita, lo conservava si può dire in tutti gli atti. Le sue orazioni erano