Volume 3. Appendice alla Regola pag. 238

Volume 3. Appendice alla Regola pag. 238

Della Vita Comune, e dei mezzi temporali necessarii per le spese necessarie delle Case, e Chiese dei SS. Ritiri [Dialogo del cerimoniale della consacrazione]

in iis quae sunt ad majorem Dei Gloriam propagandam, et Animarum salutem promovendam necessaria?
C. Divina ope adjutus, et tuis precibus Reverendissime Pater ita (1) paratus sum usque ad extremum vitae meae finem.
R. Paratus es Apostolicae vitae labores sustinere scilicet paupertatem, famem, sitim, nuditatem, improperium, contemptum, et singula quae necessaria sunt ad majorem Dei gloriam (2) propagandam, et animarum salutem assequendam (3)?
C. Tuis adjutus precibus Reverendissime Pater, et totius societatis [,] paratus sum omnia sustinere usque ad mortem.
R. Ne recedas a bonae vitae proposito paratus es potius relinquere Mundum [,] et omnia quae in Mundo sunt, et etiam temporalem vitam?
C. Omnipotentis Dei adjutus auxilio paratus sum omnia, et etiam vitam temporalem relinquere.
Rector (4) suis manibus praebet Candidato Imaginem SS. Crucifixi /
{228} [in bianco] (5)

Note


1) Ita per lapsus agg. post.
2) Segue un et poi cancellato.
3) Orig. promovendam.
4) Segue un praebet poi tolto e spostato.
5) Le pagine 228 s del ms. sono in realtà occupate da una lettera scritta in senso verticale. S. Vincenzo usò il retro in bianco (pp. 227 e 230). Testo: I. M. I. / Reverendo Signore Don Vincenzo / Frascati 15. Settembre 1839 / Per noi tutti è stata di consolazione la veneratissima sua diretta a Luigi [Pallotti], ma che non ho potuto inviare perché le Carettelle erano partite quando mi è pervenuta. / Ora compiegate le invio quattro lettere inviatemi da Luigi in questa mattina unitamente al cartoccio di zuccaro, ed alla canestrina per Giovanni [Pallotti, fratello del S.], che similmente le di[ri]ggo colla presente. / Prima dunque delle ore 20 1/2 [tre ore e mezza avanti l'Avemaria della sera] necessiterebbe, che mi facesse pervenire le notizie positive di Giovanni per nostra quiete, più la lettera per Luigi accusandogli il ricevimento delle lettere ed altro come pure come stìa Giovanni, affinché io possa trasmetterla per tempo indicandomi se debba dar corso a quella pervenutami in questa mattina. / Se al ritorno del messo mi può scrivere come ora stìa Giovanni, e se vuole che rimando io per la lettera ad Ore 20 [quattro ore avanti l'Avemaria della sera] mi farà favore. / Per parte di tutti di Casa ancora rinnovo gl'ossequj, e rispettosamente mi rassegno / Suo Umilissimo Devotissimo Servo / Domenico Fiorani / D. S. [Dopo Scritto] Al messo non dia cosa alcuna perché lo compenso (!).