Volume 3. Appendice alla Regola pag. 262-2

Volume 3. Appendice alla Regola pag. 262-2

Ordine quotidiano di pratiche divote, e preci dell'Oratorio Notturno per la buona Morte, e per l'associazione dei Cadaveri del Ven: Ospedale Militare del S. Ordine Gerosolimitano

Orazione per la Buona Morte [.]

Gesù Signore, Dio di bontà etc.
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Il Popolo risponde [.] Misericordioso Gesù abbiate pietà di me (1).

Note


1) Il testo della preghiera è stampato sulle quattro facciate di un foglietto applicato tra le pagine 248 e 249. Orazione / per la Buona Morte / Composta da una Vergine protestante convertita alla Religione Cattolica nell'età di anni 15 e morta di 18 in opinione di santità. / Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia io mi presento innanzi a voi con un cuore contrito, e confuso, vi raccomando la mia ultim'ora, e ciò che dopo di essa mi attende. / Quando i miei piedi immobili mi avvertiranno, che la mia carriera in questo mondo è presto a finire: misericordioso Gesù abbiate pietà di me. / Quando le mie mani tremole, e intorpidite non potranno più stringervi Crocifisso, e mio malgrado lascerovvi cadere sul letto del mio dolore. Mis. ec. / Quando i miei occhi offuscati, e travolti all'orror della morte imminente fisseranno in voi gli sguardi languidi e moribondi. Mis. ec. / Quando le mie labbra fredde, e tremanti pronunzieranno per l'ultima volta il vostro nome adorabile. Mis. ec. / [2] Quando le mie guance pallide e livide ispireranno agli astanti la compassione, e il terrore, e i miei capelli bagnati dal sudor della morte sollevandosi sulla mia testa, annunzieranno prossimo il mio fine. Mis. ec. / Quando le mie orecchie presso a chiudersi per sempre ai discorsi degli uomini s'apriranno per intendere la vostra voce, che pronunzierà l'irrevocabile sentenza, onde verrà fissata la mia sorte per tutta l'eternità. Mis. ec. / Quando la mia immaginazione agitata da orrendi, e spaventevoli fantasmi sarà immensa in mortali tristezze, ed il mio spirito turbato dall'aspetto delle mie iniquità, e dal timore della vostra giustizia lotterà contro l'angelo delle tenebre che vorrà togliermi la vista consolatrice delle vostre misericordie, e precipitarmi in seno alla disperazione. Mis. ec. / Quando il mio debole cuore oppresso dal dolore della malattia sarà sorpreso dagli orrori di morte, e spossato dagli sforzi, che avrà fatto contro i nemici della mia salute. Mis. ec. / [3] Quando verserò le mie ultime lagrime, sintomi della mia distruzione, ricevetele in sagrifizio di espiazione, affinché io spiri, come una vittima di penitenza, ed in quel terribile momento. Mis. ec. / Quando i miei parenti, ed amici stretti a me d'intorno s'inteneriranno sul dolente mio stato, e v'invocheranno per me. Mis. ec. / Quando avrò perduto l'uso di tutti i sensi, ed il mondo intero sarà sparito da me, ed io gemerò nelle angosce dell'estrema agonia, e negli affanni di morte. Mis. ec. / Quando gli ultimi sospiri del cuore sforzeranno la mia anima ad uscire dal corpo, accettateli come figli di una santa impazienza di venire a voi. Mis. ec. / Quando la mia anima sull'estremità delle labbra uscirà per sempre da questo mondo, e lascerà il mio corpo pallido, freddo, e senza vita, accettate la distruzione del mio essere, come un'omagio (!), che io vengo a rendere alla vostra divina Maestà, ed allora. Mis. ec. / Finalmente, quando la mia anima comparirà innanzi a voi, e vedrà per la / [4] prima volta lo splendore immortale della vostra Maestà, non la rigettate dal vostro cospetto: degnatevi di ricevermi nel seno amoroso della vostra misericordia, affinché io canti eternamente le vostre lodi. Mis. ec. / Orazione / O Dio, che condannandoci alla Morte ce ne avete occultato il momento, e l'ora, fate che io passando nella giustizia, e nella santità tutti i giorni della mia vita, possa meritare di uscire da questo mondo nel vostro santo amore, per li meriti del nostro Signore Gesù Cristo, che vive, e regna con voi nell'unità dello Spirito Santo. Così sia. / Sagre Indulgenze / (*) Recitando questa preghiera con cuore contrito per una volta il giorno vi è l'indulgenza di 100 giorni, e recitandola ogni giorno per un mese si conseguisce indulgenza plenaria in un giorno ad arbitrio confessato e comunicato visitando una Chiesa e pregando secondo l'intenzione del sommo Pontefice. Queste indulgenze sono applicabili anche ai defonti [;] Pio VII con rescritto dei 12. Maggio 1802.