Volume 3. Appendice alla Regola pag. 343

Volume 3. Appendice alla Regola pag. 343

Opera pia pe' l'Ospedale Militare delle Milizie ponteficie, che si promuove dalla pia Società, che milita sotto la speciale protezione di Maria SS. Regina degli Apostoli

e non da Dio, molto più se questa umiltà, e carità non apparisse nel tratto vicendevole fra noi stessi [.]
Perciò ognuno deve stimarsi come l'infimo del Corpo morale, e come il più indegno di avervi parte: e ciascuno animato da questo spirito deve nel fondo del cuore, e colle parole, e col tratto esterno stimare tutti gli altri come i veri degni, e come i suoi compassionevoli benefattori che lo soffrono fra loro per non privarlo dell'occasione del sommo merito, che può acquistare profittando dell'Opera santa dell'Ospedale. /
{322} E animati dallo spirito di umiltà, e di carità se alcuno dei nostri ci offende lo dobbiamo (1) piuttosto ringraziare poiché ci tratta in qualche modo come meritiamo, e ci dà occasione di avere il merito di perdonare le offese, che non dobbiamo mai stimare vere offese, ma piccole anzi minime convenienze poiché noi che abbiamo offeso tante volte Iddio meritiamo di essere infinitamente offesi infinite volte.
Se vedremo uno dei nostri che cade in qualché (!) difetto memori noi che se vediamo la piccola paglia nell'occhio del nostro fratello dobbiamo sospettare di avere la trave nell'occhio nostro (2) (b1), da solo a solo e non mai in presenza di altri l'aviseremo (!) in carità, ma con tali espressioni da non fargli neppure sospettare, che noi crediamo, che abbiamo [!

Note


1) Dobbiamo, per lapsus, agg. post.
2) Cfr. Mt. 7, 3 ss.