Volume 3. Appendice alla Regola pag. 30

Volume 3. Appendice alla Regola pag. 30

Nella mia Morte ai miei dilettissimi Fratelli della pia Società dell'Apostolato Cattolico, perché si sforzino a promuoverla con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l'anima, e con tutte le forze

e nello stesso modo tutte le volte che alcuno di voi per morte venisse a mancare, o per qualunque altra ragione / {24} non potesse essere più atto a prestare quella cooperazione, che sarebbe necessaria per l'intento della pia Società. Affinché però non si ammetta giammai alcuno fra voi che fosse Lupo colle vesti di Agnello badate di non ammettere alcuno, che non abbia dato prove sicure della più profonda umiltà, del più perfetto disprezzo del Mondo, del più perfetto amore alla povertà evangelica, e di perfetto, e discreto zelo religioso.
10 Voi o Padri, e Fratelli carissimi nel N. S. G. C. Crocefisso siate ben persuasi, che le opere, che si debbono promuovere dalla pia Società dell'Apostolato cattolico sono di grande necessità, o almeno di somma utilità nella Chiesa cattolica: e ciò è ragione ben sufficiente, perché tutti vi cooperino efficacemente quanto possono [.]
11 Vi prego però a considerare nella Carità del N. S. G. C. Crocefisso, che sebbene alcuni per avere considerato le Opere della pia Società come il fine della medesima l'hanno creduta di difficile successo (1), voi però dovete avvertire che le Opere sono da eseguirsi perché utili o necessarie a promuovere la maggiore gloria di Dio, e la santificazione delle Anime, e il sollievo dei nostri Fratelli

Note


1) Si pensi, p. e., al Card. Lambruschini ed al P. Togni. Cfr. Regola, Introduzione, pp. VI e VIII.