questa regola colla fiducia che domandando noi per titolo di carità, non siamo noi, che domandiamo, ma è Iddio che domanda giacché Iddio è carità per essenza; e Iddio carità per essenza è onnipotente a ottenere quanto è di sua maggiore gloria, e di maggiore santificazione dell'anima nostra, e dei nostri prossimi, che è tutto ciò cui possiamo, e dobbiamo aspirare per noi, e pe' i nostri prossimi.
Finalmente per essere veramente animati dallo spirito della vera carità verso i componenti la Famiglia dell'Ospedale non solo dobbiamo avere la carità nel cuore, e nelle parole, ma eziamdio nelle opere, perciò in tutto ciò che colle opere della carità li potremo ajutare nella carità del N. S. G. C. ce ne dobbiamo riconoscere obbligati, e soprattutto nel procurare con zelo, e prudenza la eterna salvezza dell'anima loro; e perciò quando ne scopriremo i difetti da solo a solo in carità ne daremo loro gli opportuni (1) avvisi umili e (2) caritatevoli. /