Volume 1. Pia Società dell'Apostolato Cattolico pag. 110
Volume 1. Pia Società dell'Apostolato Cattolico pag. 110
Dello spirito dal quale debbono essere animati tutti i Rettori, e Procuratori di ciascuna Procura, e tutti coloro che dirigono le opere pie, e le sante Istituzioni della pia Società dell'Apostolato Cattolico, e tutti coloro che, in qualunque officio, o in qualsivoglia maniera cooperino, o vogliono cooperare alle sante imprese, e ai fini santissimi della medesima
perciò qualunque attestato, documento, o diploma ottenesse alcuno dai respettivi Superiori della pia Società non si può far valere se non o per difesa, e giustificazione della propria condotta, o per edificazione dei Fedeli, onde ciascuno sia animato a concorrere alle opere della pia Società.
Affinché nella pia Società non manchi la Carità che non cerca le cose sue (1) (b1), ma quelle di G. C. (2) (b2), niuno per le opere che impiega a favore della pia Società potrà pretendere giammai compenso, o emolumento di sorte alcuna, e ciò ancora affinchè niuno abbia al punto di morte ad incontrare la terribile disgrazia di sentirsi intuonare dal divin Giudice (b3) = Hai ricevuto la mercede nella tua vita. =. (3) (b4) Perciò resta per sempre proibito il domandare qualunque gratificazione, pensione, Benefizio [,] assegnamento, o compenso di qualunque specie dentro e fuori della pia Società per qualsivoglia opera, cooperazione, o provvedimento fatto, o procurato a favore della medesima.
Entra però negli officii della carità che colle opere della misericordia sieno distintamente considerati quei bisognosi che hanno favorito la pia Società. /
{94} Siccome tutte le opere della pia Società giusta la sua istituzione tendono immediatamente o
Note
1) Cfr. I Cor. 13, 5.
2) Cfr. Phil. 2, 21.
3) Cfr. Mt. 6, 2 e 6, 5.
