Volume 10. I Lumi pag. 274

Volume 10. I Lumi pag. 274

Primo Libretto

32/1835 - Esercizi Spirituali a Montecitorio/1835; grazie distinte domandate per l'intercessione del Ven. G. B. Vitelli.

uno che (1) potesse / {247} arrivare a conoscere Voi quanto Voi conoscete Voi stesso sarebbe costretto amarvi quanto Voi amate Voi stesso: (2) credo anche fermamente che io sono infinitamente più indegno di tutti i Demonj, e di tutti i Dannati che sono, e saranno anche (3) imaginandoli ad ogni momento infinitesimo infinitamente moltiplicati nella malizia, e nel numero, dico credo di essere di essi più indegno di avere 1a (4) intelligenza per conoscere Voi: ma credendovi per quello che Siete senza conoscervi vi prego però concedermi il dono di patire infinitamente per amore vostro quanto vorrei dire, e come si può dire quanto meritate, e fatemi patire così solo per amare Voi degno d'infinito Amore, e amarvi senza premio, o mercede di sorte alcuna: e per supplire al difetto del (5) mio amore, e del mio patire vi offro tutto l'Amore, e tutta la (6) Vita penosa di Gesù Cristo col quale intendo amarvi, e patire per amore. Dio mio tutto tutto! Dio mio niente niente! Deus meus et omnia (7). (Prot. G.le)

Note


1) Orig. fermamente che chiunque che; l'uno del testo finale copre altre lettere, indecifrabili.
2) Segue un cre cancellato.
3) La lezione dell' anche non è certissima.
4) Segue un mia cancellato.
5) Orig. dell.
6) Orig. tutti i.
7) Cfr. pag. 105, nota 10.