Volume 13. Stampati - Varie pag. XVI
Volume 13. Stampati - Varie pag. XVI
Introduzione
come dicevano gli antichi che «finis coronat opus» e che, offrendo al completo l'edizione degli scritti del Pallotti (nel volume presente ed in quelli che l'hanno preceduto) avremmo compiuto un'opera buona a favore dei confratelli e delle consorelle, nonché di quanti si interessano all'opera pallottiana.
Fatiche e difficoltà particolari non si sono presentate o, se si sono presentate, non erano certamente superiori a quelle incontrate e superate durante la pubblicazione dei precedenti volumi della collana. L'unico problema veramente tale, presentatosi nel corso di quest'ultimo lavoro, è stato quello delle pagine, veramente esorbitante e manifestatosi in tutta la sua ampiezza al momento della composizione dell'indice analitico, che si è voluto composto sulla falsariga delle esperienze precedenti (frutto anch'esse di ben meditate riflessioni) e regolato secondo illustri esempi lasciatici dal passato (si confrontino, per esempio gli indici del Migne).
Ed, ora, la licenza ad un'attività che ci ha tenuto occupati per decenni. Nessuno vuole affermare che la nostra pubblicazione delle OOCC costituisca il massimo e l'ottimo desiderabile su tutta la linea. Una cosa però ci preme dire. Quando, oltre trent'anni fa, demmo inizio al lavoro intorno agli scritti (ci è sempre poco piaciuta la parola «Opere» che denota tutta un'altra cosa) di s. Vincenzo, mettendo da parte le opinioni personali - di qualsiasi genere esse fossero - ci prefiggemmo essenzialmente una cosa: offrire cioè una visione esatta e completa su delle composizioni intorno alle quali si potessero quindi accendere discussioni e studi. E ci sembra che un tale scopo sia stato raggiunto, almeno in