Volume 13. Stampati - Varie pag. 205
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I tre Mesi di Maggio
Giorno terzo
serafico Francesco (1) diletto Servo del mio Figliuolo ne' suoi patimenti andava confortandosi / {20} con quel sentimento di paradiso: è tanto il bene ch'io aspetto, che ogni pena mi è diletto: voglio adunque che nella vita penosa della Religione ti consoli, e tieni sempre ferma nella tua mente la cognizione del tratto dolcissimo di misericordia, che ti ha usato il mio Figliuolo col farti aprire le porte del S. Chiostro; conosci adunque la grazia che hai ricevuto nel patire; ti consola in Dio: e se l'umanità verserà qualche lagrima, il tuo cuore non l'accompagni, ma prendila, presentala al tuo Sposo Gesù Cristo, perchè la converta in lagrime di penitenza.
3. Quando vedrai che nella vita religiosa verrà a cadere sopra di te il torrente del patire, perché ti circondassero da per tutto le tue avversità, voglio o anima religiosa, che allora con più fiducia rimiri il tuo divino Esemplare Gesù Cristo, e il torrente ineffabile della sua grazia ti renderà un monte di Dio, e resisterai immobile, e più vigorosamente contro il torrente dei patimenti, poichè a tua consolazione ti avverto che il mio Figliuolo ha voluto assoggettarsi ad una vita tutta penosa, e a compirla nel mistero della Croce non solo per animare col suo perfettissimo esempio tutti i poveri figli di Adamo, ma ancora per acquistare a loro
Note
1) V. su di lui Bibliotheca Sanctorum, vol. V, coll. 1052-1150.