Volume 13. Stampati - Varie pag. 314
Volume 13. Stampati - Varie pag. 314
I tre Mesi di Maggio
Piissima erga Dei Genitricem devotio ad impetrandam gratiam pro articulo mortis ex Seraph. Doct. D. Bonaventura deprompta [Tributo quotidiano]
{123} Piissima / erga / Dei Genitricem / devotio / ad impetrandam gratiam pro articulo mortis / Ex Seraph. Doct. D. Bonaventura / deprompta (1)
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Supplicatio / Beatæ Mariæ
Ave Maria
Illumina oculos meos, ne unquam obdormiam in morte.
Deus in adjutorium meum intende.
Domine, ad adjuvandum me festina.
Gloria Patri &. /
Note
1) Il Pallotti aggiunge qui la «Piissima Devotio» (detta comunemente «Tributo Quotidiano») della quale fu instancabile propagatore. Nell'edizione - a parte - del 1860 (la più antica che possediamo) viene detto, già nel frontespizio, che i Salmi della «Devotio» sono desunti dall'operetta di S. Bonaventura dal titolo «Salterio della Beata Vergine» mentre le Orazioni provengono dall'opuscolo del medesimo «De Compassione B.M.V.». Non vi è identità tra il testo qui presentato e quello edito a parte che, come già si diceva, è posteriore alla morte di S. Vincenzo, ma le differenze sono minime: salmi ed orazioni combaciano perfettamente. Dato che non ci si trova davanti ad un'opera di S. Vincenzo, i riferimenti alla S. Scrittura ed ai Padri vengono omessi. Su S. Bonaventura e le sue opere, v. Bibliotheca Sanctorum, vol. III, coll. 239-283.