Volume 13. Stampati - Varie pag. 447
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I tre Mesi di Maggio
Decimottavo Giorno
Chiesa: ti voglio diligente nel rimirare mai sempre la tua indegnità, perché colla umiltà ti disporrai a ricevere copiosamente dal tesoro di ogni grazia della (1) Divinità tutta quella virtù che ti è necessaria per non perdere (2) la felicità del tuo stato, o almeno non restarne colla sola apparenza senza sostanza di quel frutto che vuole il mio Figliuolo per tuo vantaggio, e pe' la salute delle anime redente col suo preziosissimo Sangue. (3): e ti voglio frequentemente occupato a considerare la disgrazia di Lucifero e suoi seguaci che per non avere conservato la umiltà si sono ridotti ad una totale (4) infelicità / {42} e perdita di tutti i tesori di grazia come ti insegna la Fede: dirai di frequente a te stesso = quid superbis pulvis et cinis? (5) (b1) =
2 (6) Quos legimus in Apocalypsi tuba canentes (7) (b2). Angeli quia nuntii = Dunque o figlio, questa è la tua sagra destinazione di annunziare agli uomini le ambasciate celesti, tu devi essere nella Chiesa di Dio quell'Angelo visibile che manifesta agli uomini i voleri del Padre celeste, e specialmente ai poveri peccatori devi manifestare i tesori della misericordia infinita: ma con qual coraggio ti
Note
1) Vicino tracce di una macchia di inchiostro.
2) Segue annullato un piccolo segno.
3) Di quel frutto […] Sangue. agg. post.
4) Orig. ridotti a quella.
5) Cfr. Eccli. 10, 9.
6) A fianco, del Pallotti, un Ibidem.
7) Cfr. Apc. 8, 2; 8, 6.