Volume 13. Stampati - Varie pag. 505
Volume 13. Stampati - Varie pag. 505
I tre Mesi di Maggio
Ventesimonono Giorno
comprendere le mire sempre antiche e sempre nuove della carità infinita: (1) pensa che tu sei Sacerdote di (2) quel Dio, che l'amore verso le sue creature gli ha fatto dire (3) = deliciae meae esse cum filiis hominum (4) (b1) = sebbene (5) abbia avuto sempre presente alla sua (6) mente sapientissima tutta la serie delle loro scelleragini, e la pienezza della loro (7) malizia, pure (8) Egli non solo ha dato i mezzi perché i ribelli si disponghino al perdono, perché i malvaggi figli di Adamo depongano la loro malvaggità, ma (9) ne vuol prendere possesso (10) in modo, che ne vuol formare altrettanti Troni (11) alla sua infinita potenza, alla sua infinita sapienza, e alla sua infinita bontà, e con decreto eterno senza esserne stato richiesto ha stabilito di diffondere fra (12) i (13) poveri ma per questo pur felici figli di Adamo tutti quegli ajuti superni che sono necessarii perché si disponghino a ricevere la pienezza dello Spirito del Signore, e
Note
1) Segue un tu cancellato e spostato.
2) Parola ritoccata.
3) Nota la strana costruzione al posto di Dio, cui l'amore verso le sue creature ha fatto dire.
4) Cfr. Prov. 8, 21.
5) Parola ritoccata.
6) Idem.
7) Idem.
8) Orig. ed.
9) Ma agg. post.
10) Segue un piccolo segno (una di) cancellato.
11) Troni agg. post.
12) Parola di difficile lettura.
13) Segue un felici cancellato e spostato.