Volume 13. Stampati - Varie pag. 558

Volume 13. Stampati - Varie pag. 558

I tre Mesi di Maggio

Giorno primo

tutti il diletto discepolo Giovanni e mio divoto (c. 1.) (1) (b1) il mio / {21} Figliuolo divino è luce, e luce di Paradiso che illumina ogni uomo che vive nel mondo: i suoi insegnamenti, sono un saggio della Sapienza infinita, e chi siegue le sue dottrine vive nella luce della verità e si dispone a contemplare perpetuamente, e a godere i tesori della infinita sapienza, della Verità eterna.
2.º Rifletti, o figlio, che in questo primo giorno del mese a Me consagrato il mio cuore materno esulta in Dio per la grazia che ti ha conceduta il Padre celeste, che ti fosse oggi ricordata da Me quella dottrina di Paradiso insegnata con amore infinito dal mio Figliuolo, per assicurare alle anime il possedimento eterno del Paradiso, e così t'impegnerai di profittarne: ma se ti accadesse di sentire fra i rigori della povertà più gravoso il peso della umanità, pensa, o figlio, che siccome l'Altissimo ha veduto nella luce inaccessibile della sua infinita sapienza che la penuria dei beni temporali sarebbe stata opportuna ai poveri figli di Adamo per tenere il cuore più distaccato dalla terra, e più indirizzato al Cielo, così ha veduto che il maggiore numero dei suoi seguaci l'avrebbe trovato fra i poverelli che sono nel mondo, e perciò, onde animarli tutti ad amare la povertà del loro stato Esso con amore infinito si è fatto povero, è nato povero, è vissuto povero, è morto povero: ha

Note


1) Più esattamente Io. 1, 9.