Volume 13. Stampati - Varie pag. 643

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I tre Mesi di Maggio

Giorno decimosettimo

2.º Anzi con affetto materno ti ricordo, o figlio, che il Maestro della vita Gesù giunse perfino a condannare quella santità esteriore, che è diretta non ad edificare le anime, ma a procacciarsi la lode e l'applauso degli uomini: per questo insegnò di fare la limosina non a suono di tromba come fanno gl'ipocriti, ma in modo che la mano sinistra non sappia quello che fà la destra (1) (b1): similmente impose che la Orazione si facesse nel ritiro della Camera, e non ritti in piedi nelle pubbliche piazze per essere veduti dal popolo (2) (b2), e finalmente ordinò ancora, che chiunque digiuna non prenda un'aria macilente come fanno gl'Ipocriti, che fanno il viso smunto perchè si vegga che digiunano: e in tutto conclude, che coloro che senza la Santità interiore / {105} del cuore fanno delle opere buone per essere lodati già hanno ricevuta la loro mercede (3) (b3): al contrario chi alla Santità interna unisce la esterna perchè sia glorificato il Padre celeste sarà premiato.
3.º Dunque bada bene o figlio, che io tua Madre, e Gesù mio Figliuolo, e Fratello tuo, perchè ti vogliamo vedere al possesso della eterna mercede del Paradiso ti ordiniamo che procuri di coltivare sopratutto la santità del cuore affinchè tutte le opere tue, le tue parole, i tuoi passi fatti

Note


1) Cfr. Mt. 6, 3.
2) È utile vedere un po' tutto il capitolo 6 del Vangelo secondo S. Matteo.
3) Cfr. Mt. 6, 2.