Volume 13. Stampati - Varie pag. 655

Volume 13. Stampati - Varie pag. 655

I tre Mesi di Maggio

Giorno ventesimo

l'Infermo presentava in tutto un soggetto di lagrime per la morte vicina, ma molto più pel timore della eterna perdizione, che andava ad incontrare, se senza ravvedersi fosse giunto al terribile momento, da quale dipende la eternità: dopo replicate premure il non parlare fu riputato effetto della gravezza del male, onde si cercò di disporlo nel modo possibile alla santa assoluzione per amministrargli l'estrema unzione; allora fu che una persona di casa presa in mano una immagine di Maria SS. l'avvicinò all'Infermo, lo esortò a baciarla, e fu creduto che veramente le imprimesse un bacio: nel complesso delle circostanze fu creduto che avesse dato qualche segno di penitenza, per cui data l'assoluzione il Parroco incominciò ad amministrargli il SS. Sagramento dell'estrema unzione; ma chi lo crederebbe? Quando il Ministro del Sagramento pervenne alla Unzione dei piedi l'Infermo sciolse la lingua ma per bestemmiare l' Eterno Padre; e senza dare verun segno di penitenza / {116} dopo non molto morì. Ah figli della Chiesa profittiamo in tempo della divozione a Maria SS., e della sua protezione per non trovarci indisposti nel tremendo punto della morte!
Tre Gloria Patri, e Litanie.