Volume 13. Stampati - Varie pag. 659
Volume 13. Stampati - Varie pag. 659
I tre Mesi di Maggio
Giorno ventesimoprimo
sì esposta professione, e pericolosa età; trovavasi oppresso da mortale penosissima infermità, ma / {119} uniformatissimo al divino beneplacito nella perfetta disposizione di morire, e fatto sempre più fervoroso nella divozione alla Immacolata Madre di Dio in guisa che nell'imprimere affettuosissimi baci alla sua Immagine sembrava che non sapesse distaccarsene tutte le volte, che le veniva presentata, ed era il primo ad invitare il Sacerdote che lo visitava a recitare più volte la Salutazione Angelica: nel dì 14. Febrajo del detto anno volle nuovamente riconciliarsi, quindi fatta più grave, e pericolosa la malattia si pensò amministrargli il SS. Viatico, che ricevè colle più edificanti disposizioni, e quindi come presago dei momenti della sua morte andava dicendo a quei che lo avvicinavano, che in quella notte se ne sarebbe partito, e in fatti nell'entrare del dì 15. del detto Mese, circa le ore 9. della notte (1) alzò la voce in aria di divoto concerto cantando con sorpresa dei circostanti tutte le Litanie Lauretane; quindi si tacque, e come chi si adagia in soavissimo riposo tranquillamente spirò con grande edificazione di tutti gli astanti, lasciandoli ripieni di religiosa consolazione. Oh Maria vera consolazione dei poveri figli di Adamo!
Tre Gloria Patri Litanie. /
Note
1) Ricorda che il Pallotti segue l'orario romano per il quale si computano le ore a partire dalla mutevole Avemaria della sera.