Volume 13. Stampati - Varie pag. 1081

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Memorie

5 - Cenni sulla preziosa morte di S. E. Don Carlo de' principi Torlonia commendatore Gerosolimitano con lettere edificanti del pio defonto

Lettera di Carlo Torlonia a Vincenzo Pallotti

segreti dell'anima nostra, spero rileverà la mia riconoscenza, la mia gratitudine. Ora la mia umanità mi lascia un poco più tranquillo, intendo per umanità la nostra fragilità, sensibilità; ma se nei primi giorni ho potuto dire qualche cosa, che non si conveniva, se non mi sono potuto frenare, ne domando perdono anche pubblicamente, se il bisogno lo richiedesse; sebbene però, per quanto mi ricordi, nulla mi sembra aver potuto andare troppo oltre (ma in ogni modo voglio, che il / {47} mondo conosca, che non l'ho fatto avvedutamente, o almeno non acconsentito), intendo dire se avessi offeso qualcuno, o altro di peccaminoso avessi detto, o fatto, nò non vi consento, e me ne pento amaramente. Preghi mio ottimo Don Vincenzo per mè, per la mia famiglia, affinché il Signore c'illumini colla Sua grazia particolare in questo momento, che sempre più riconosco la nostra nullità. Cercherò io stesso di andare a vedere il Rndo P. Pascale (1) per ringraziarlo ed informarmi delle nuove di sua salute, e ciò sebbene credo non necessario, perché conosco abbastanza il suo modo di pensare, vi andrò nondimeno per raccomandarmi, che preghi, e faccia pregare per mè. Mio fratello Alessandro unitamente a sua moglie, ed io stesso la preghiamo particolarmente a benedirci colla s. imagine di Maria santissima, nostra

Note


1) V. Frank - Indici, p. 30.