Volume 13. Stampati - Varie pag. 1226

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Deposizioni Processuali

2 - Deposizione di S. Vincenzo Pallotti sul Servo di Dio Can. Gaspare Del Bufalo (1783-1837)

grande edificazione indefessamente, e con gran zelo si occupa, avvenne, che modestamente mi espresse il desiderio di ottenere una grazia, quale come Ella faceva intendere, poteva riuscire di gran vantaggio per se e consolazione fruttuosa per il suo sposo Principe. Correva già, se non erro, il settimo / {613} {(74)} anno del suo Matrimonio, e si vedeva ancor priva affatto di prole, e come la privazione di tale prole faceva vedere la mancanza di successione dell'illustre e nobile Famiglia, così desiderava di ottenere come per grazia un frutto del matrimonio. Nel conoscere io un tal desiderio della Principessa, mi sentii come mosso ad eccitare in essa la fiducia del Servo di Dio, ed a tale fine le detti una piccola parte del fazzoletto usato dal Servo di Dio. Partita dal luogo indicato la buona Signora, sebbene io non possa dire in dettaglio quali preghiere, ed atti devoti esercitasse per ottenere la bramata grazia, dal parlare però che Ella mi fece tornata da me in altro tempo posso dire, che aveva veramente nudrito fiducia efficace nella intercessione del Servo di Dio, poiché mi disse, queste, o simili parole modestamente e con giubilo devoto del suo cuore = Sà! Credo che il Canonico Del Bufalo abbia fatto qualche cosa; lo che restò verificato e si vidde prosperamente compito nel mese di Novembre, se non erro, nell'anno mille ottocento trentanove, poiché dette alla luce un figlio maschio ben complesso, che mentre forma la delizia dei Principi sposi, presenta pure la successione dell'illustre famiglia, ed a fare rilevare che ciò, che