Volume 3. Appendice alla Regola pag. XIV

Volume 3. Appendice alla Regola pag. XIV

Introduzione

percorrersi, che la lettura dei manoscritti, talvolta per semplici difficoltà tecniche, non è alla portata di tutti, che le costose edizioni fotografiche, per quanto ben condotte, più di una volta complicano le difficoltà invece di appianarle e che infine, se si vuole divulgare la conoscenza degli scritti di s. Vincenzo, il mezzo più agevole è e rimane sempre la stampa.
Per queste ragioni, dietro l'incoraggiamento del Rettore Generale e le calorose, fraterne approvazioni dei membri dello scorso Capitolo Generale, noi proseguiamo, con serenità e fiducia, nella strada intrapresa.

Concluso l'argomento che abbiamo creduto perlomeno doveroso dilucidare, passiamo ora ad esaminare quella «Copia» dell'«Appendice alla Regola» alla quale abbiamo in precedenza accennato.
Essa ci si offre come un volume di mm. 192x 277x23, rilegato - già in epoca remota - in mezza tela rossa e con dorso in cartapecora per complessive 264 pagine.
A parte l'etichetta (Appendice alla Regola ecc. Copia) e qualche nota, apposte dall'Hettenkofer, tutto il volume, testo ed aggiunte, è opera del secolo scorso e, come già accennavamo, risale, nella parte testuale, addirittura ai tempi di s. Vincenzo, se è esatta la nota dell'Hettenkofer (p. 17) secondo la quale perlomeno il brano «Nella mia morte» venne trascritto dal ch. Francesco Minelli entrato nell'Istituto alla fine del 1847 e morto a Roma agli inizi del 1851.
Altra collaborazione alla copiatura del testo è quella di Don Luciano Bandiera (1820-1886). Sua