Volume 3. Appendice alla Regola pag. XV

Volume 3. Appendice alla Regola pag. XV

Introduzione

infatti è la trascrizione dei «Trentatre punti» (nella redazione posteriore; l'anteriore non venne riportata) nonché delle due «Dichiarazioni», quella sul contratto (nostro testo, p. 82 ss.) e quella sui voti (id., p. 89 s.).
Varie sono le mani che si riconoscono (anche se non si possono tutte identificare) nella stesura del testo. Ci sembra però che la trascrizione di quanto, nel nostro presente volume, si contiene alle pagine 95-133 vada senz'altro attribuita al già ricordato ch. Minelli.
La «Copia» contiene varie annotazioni. Esse non sono dovute a s. Vincenzo, come per lapsus si legge a p. VIII della nostra introduzione alla «Pia Società», bensì a D. Melia, D. Orlandi (la maggior parte) e D. Kirner.
Di Don Raffaele Melia (1804-1876) è la nota che fa da cappello a quanto, nel nostro testo, inizia a p. 179. Essa suona: «Se si volesse togliere alla Pia Società il titolo che porta, ne deriverebbero i mali seguenti:».
Di Don Carlo M. Orlandi (1820-1895) sono molte noterelle sparse qua e là per il testo, soprattutto nell'indice. Esse, normalmente, non rivestono un'importanza particolare se si eccettua quanto si legge a p. 10 e che ci avverte come il primo testo costituente la miscellanea (Origine, e Istituto […]) venisse immesso nella cd. «Copia Lambruschini» delle Regole, dove, a suo tempo, lo ritroveremo.
Di Don Emiliano Kirner (1836-1867) è infine la nota che conclude il volume e che riproduciamo: «Nota scritta dal servo di Dio sul margine di un quaderno non scritto da lui (ma bensì copiato