Volume 3. Appendice alla Regola pag. XVI

Volume 3. Appendice alla Regola pag. XVI

Introduzione

dal suo originale * (1)). P. E. Kirner. Si potrebbe credere che la facoltà di usare dei Beni proprii in opere di Carità, e di zelo possa adombrare lo spirito della Evangelica povertà. Si risponde che se ciò può accadere in quei di vita puramente contemplativa, nei Preti però della nostra minima Congregazione di vita mista, e distintamente di Vita Apostolica, è necessario, o almeno assai utile pel maggiore profitto spirituale, che i poveri sappiano, che tali Preti se hanno ricevuto dalla D. Provvidenza dei Beni temporali, non ne usano che per opere di carità e di zelo, e niente per se; e così sono quelli disposti a profittare dell'azione evangelica, che esercitano; e in tal modo mentre nel Sacerdote si conserva, e si mantiene il distacco del Cuore dai beni temporali, i prossimi rimangono edificati; il che sovente non accade quando il Povero, che domanda soccorso, sente asciuttamente rispondersi non posso, perché ho il Voto di Povertà, e così si pratica la Povertà e la Carità, senza che l'una venga adombrata dall'altra».
Oltre a quanto già notato, la «Copia» non presenta nulla di speciale. Unica cosa rimarchevole (oltre la già ricordata mancanza della prima stesura dei «Trentatre punti», considerata giustamente come una «brutta copia») è il testo che noi riproduciamo a p. 248 s. («Il S. Padre […] Corpi Morali») e che, nella «Copia» si trova alla pag. 142 s. come conclusione di tutto lo scritto (cioè dopo le parole «se li abbiamo in noi stessi»).

Note


1) * Aggiunta di Orlandi.