Volume 13. Stampati - Varie pag. 72
Volume 13. Stampati - Varie pag. 72
Iddio l'Amore Infinito
10 - Essendo noi creati a imagine, e similitudine di Dio siamo obbligati per natura, e ragione di creazione a operare sempre e bene senza ammettere mai la oziosità per imitare IDDio che opera sempre
grazia profittiamo (1) del sublimissimo dono di creazione per operare sempre bene (2), e con merito, e per questo appunto appena creato (3) il primo nostro Padre Adamo lo introdusse (4) nel Paradiso terrestre, e (5) sebbene fosse innocente, e le fatiche non fossero pena del peccato pure ve lo introduceste perché operasse = Tulit ergo Dominus Deus hominem, et posuit eum in Paradiso voluptatis, ut operaretur et custodiret illum (b1) (Gen: c. 2. v. 15). (6)
Ah mio Dio, Padre mio amorosissimo Misericordia mia infinita oh quanto sono stato cieco! (7) oh qual mostro d'ingratitudine sono io mai! oh quanto merito la privazione di tutte le vostre grazie per non avere mai profittato bene del preziosissimo dono dell'obbligo naturale secondo la natura dell'Anima mia di operare sempre e bene, e perciò con merito, e in vece ho perduto tanti anni di (8) vita facendo pochissime opere buone, e malamente / {47} e molti, (9) e innumerabili peccati sebbene si volessero numerare quei soli prodotti dalla mia colpevole
Note
1) Orig. profitti.
2) Bene agg. post.
3) Parola ritoccata.
4) Orig. introducette (?), introduceste (?).
5) E agg. post.
6) Pure ve lo […] 15). agg. post.
7) Orig. una virgola.
8) Di agg. post.
9) Segue un pe di peccati cancellato e spostato.