Volume 13. Stampati - Varie pag. 100
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Iddio l'Amore Infinito
17 - Dell'Obbligo che abbiamo di perfezionare noi stessi meritoriamente in quanto siamo viva Imagine di Dio Purità per essenza
perdere, o adombrare il preziosissimo giglio della Purità dell'Anima, e del Corpo; anzi per vieppiù perfezionarmi nella santa Purità debbo operare e vivere in modo, e con tale esercizio di mortificazione della carne (b1), vizi, e concupiscenze malvagie, che tutti i pensieri sieno (1) Purità, gli affetti del cuore Purità, le parole, le opere, e tutta la condotta della mia vita Purità, giacché sono per la divina Misericordia una viva imagine della Purità per essenza (2), e facendo diversamente opererei in opposto alla natura dell'Anima mia che è (3) una viva imagine della Purità per essenza.
Ah mio Dio Purità per essenza, immensa, incomprensibile mi arrosisco (!) comparire innanzi a Voi come sono sconoscente e ingrato all'Amore infinito, e alla / {78} Misericordia infinita, colla quale sebbene abbiate preveduto la mia mostruosa ingratitudine, e quanto averei operato inopposto all'essere mio di creazione pure vi siete degnato di crearmi a imagine e similitudine di Voi, che siete la stessa Purità per essenza; ma per la stessa vostra infinita Misericordia mi ajutate, onde (4) io vi preghi sempre (5) così.
Note
1) Parola ritoccata. Cfr. Gal. 5, 24.
2) Per essenza agg. post.
3) È agg. post.
4) Orig. Misericordia ora permettetemi, che.
5) Sempre agg. post. (?).