Volume 13. Stampati - Varie pag. 202
Volume 13. Stampati - Varie pag. 202
I tre Mesi di Maggio
Giorno secondo
profondo abisso della tua miseria, e debolezza con fiducia innalzi la mente e il cuore in Dio: non cessare di fare con umiltà l'offerta della mansuetudine del Verbo Incarnato al suo Eterno Padre, e sopra di te discenderà la virtù dell'Altissimo (1) (b1), e così avvalorata in Dio terrai in freno la passione dell'irascibile, e ti consagrerai al più perfetto esercizio dell'amabilissima virtù della mansuetudine.
3. Vedi, o anima religiosa quanto più devi farti coraggio in Dio: vedi che il divino Benefattore già ha profuso i suoi doni sopra di te opportuni, e necessarii per essere adorna della più perfetta mansuetudine: ti ha cavato misericordiosamente dalla vita molle del secolo, ti ha aperta l'aurea porta del S. Chiostro, ti ha fatto trovare Regole santissime opportune ancora all'esercizio perfetto della tanto necessaria mansuetudine, tutto l'ordine della vita religiosa a quello conduce: dunque di' pur piena di gratitudine: Iddio mi fa trovare in questo Stato, mi da queste obbligazioni, dunque nella sua fedeltà è pronto a darmi anche le grazie per profittarne. Ma se mai ti turbasse la vista delle tue passate incorrispondenze, anche in questo non ti devi avvilire: piangi le tue infedeltà: fanne penitenza; / {18} ricorri a Me con fiducia, e con affetto di Madre ti ajuterò.
Note
1) Cfr. Lc. 1, 35.