Volume 13. Stampati - Varie pag. 283
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I tre Mesi di Maggio
Giorno ventesimoquinto
eppure chi l'avrebbe pensato che giungesse a dire: Deliciae meae esse cum filiis hominum (b1) (Prov. 3 v. 31)? Lo stare coi poveri miseri del mondo forma le mie / {93} delizie: nè lo disse per semplice espressione, anzi stabilì ne' suoi eterni decreti di comunicare ai miseri viatori su questa terra per mezzo di quelli Angelici spiriti che formano il Coro dei Troni quelle grazie che sono necessarie perchè l'anima redenta si disponga ad essere Suo Trono prendendone possesso come sua abitazione, suo Tempio: e i Beati spiriti fedelissimi non meno ubbidienti nell'eseguire le divine ordinazioni a vantaggio delle anime che sono sulla terra, che rapiti dall'amore del Creatore in dolcissimo rapimento contemplano l'amore in Dio, e a Dio incessantemente innalzano inni di ringraziamento e di lodi.
2. Considera, o anima religiosa, che anche tu hai ricevute grazie, e grazie abbondanti non solo per avere l'impero sopra le passioni, ma eziandio per disporti ad essere capace di divenire il Trono della SSma Trinità: con filiale fiducia dimmi ne hai sempre profittato, o almeno ne hai profittato con quella maggiore perfezione, che richiedeva la tua professione, e tanto più quanto maggiori e più copiosi sono stati i favori divini per essere stabilmente il Trono dell'Altissimo, voglio dire più perfettamente di quanto è obbligato un semplice secolare? Con affetto di Madre ti avverto che per le grazie che a te sono concedute, e che il mio Figliuolo è disposto concederti puoi giungere ad una sublime