Volume 13. Stampati - Varie pag. 287
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I tre Mesi di Maggio
Giorno ventesimosesto
illustrazioni, ed essi fedelissimi nell'eseguire la divina ordinazione non lasciano di contemplare perpetuamente in / {97} Dio la Eterna Verità del Bene infinito, e di presentare ossequiosamente, e rapiti in dolce estasi di amore al Trono dell'Altissimo lodi, e ringraziamenti.
2. Pensa, o anima religiosa, e te lo avverto, perchè con più filiale fiducia mi ascolti, pensa che ti parlo mossa da materno affetto, e dalla divina carità. Tu mi ascolta: nel desiderio vivissimo della tua santificazione devi procurare di imitare ancora questo beato Coro di Spiriti Angelici, ma per meglio prenderne le disposizioni, prima esamina bene la tua vita passata, e vedi se hai corrisposto a tante, e particolarissime grazie, che nel Chiostro specialmente hai ricevute, e quando stavi sul punto di conseguirne il desideratissimo ingresso: tu risolvesti di abbandonare il Mondo, i Parenti gli Amici, i piaceri, e gli onori, le relazioni, perchè avevi dei lumi di Dio colla luce dei quali conoscevi che tutti gli oggetti della terra, e le creature non erano l'oggetto che possa contentare pienamente il cuore umano, in guisa che la luce benefica della grazia ti faceva gustare la forza del sentimento del fedelissimo servo del mio Figliuolo Agostino «Ci
«avete creato, o Signore per Voi, e il nostro cuore
«è inquieto fino che non giunga a riposare in
«Voi» (1). Vedi pertanto se anche dopo la
Note
1) Per S. Agostino, v. Bibliotheca Sanctorum, vol. I, coll. 428-600. Per la citazione, cfr. Conf. 1, 1, 1.