Volume 13. Stampati - Varie pag. 397

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I tre Mesi di Maggio

Settimo Giorno

Animato ad essere più fervoroso nell'ufficio di Ostiario quanto godo (1) o Figlio che ti (2) si presenta il divino Esemplare: rimiralo (3) in fede là nel Tempio di Gerusalemme, nel principio e nel fine della sua predicazione senza (4) rappresentare esteriormente l'ordine di sommo Sacerdote della Sinagoga e neppure di Levita (sebbene fosse il Sacerdote eterno, sommo, e universale) anche dopo aver incontrato la contradizione dei suoi nemici che più volte lo avevano cercato a morte pure tutto zelo, prendendo esteriormente un tuono imponente senza perturbazione di cuore fa quanto ti (5) dice il Vangelo in guisa che niuno ebbe coraggio di parlare contro il suo operato. Ah figlio guarda guarda (6) il tuo (7) esemplare divino e da lui non solo attingerai (8) l'esempio, ma anche la virtù per imitarlo senza offendere la prudenza, e (9) la carità, vincendo (10) però ogni umano riguardo.
2 (11) Significans quod omnis negotiatio rerum Ecclesiasticarum ab Ecclesia pellenda sit -

Note


1) Godo agg. post.
2) Orig. vi.
3) Orig. guardatelo.
4) Segue un piccolo segno cancellato.
5) Orig. vi.
6) Orig. guardate guardate.
7) Orig. vostro.
8) Orig. attingerete.
9) E agg. post.
10) Parola ritoccata.
11) A fianco, del Pallotti, un Ibidem.