Volume 13. Stampati - Varie pag. 547
Volume 13. Stampati - Varie pag. 547
I tre Mesi di Maggio
Intorno ai fatti registrati nel presente opuscolo avvertimento e protesta dell'espositore
della Chiesa, si persuaderà che gli esposti fatti non siano una invenzione arbitraria, ma per ogni conveniente ragione ne resterà edificato qualora non abbia almeno indebolita la fede <1>. Che se fosse letto da chi è dubbioso / {10} nella Fede, o l'ha perduta certo che non possiamo credere che ne profitti senza un concorso straordinario della grazia, giacchè vediamo siccome in tutti i tempi, così molto più a giorni nostri che chi ha perduto la Fede non ammette neppure le Ss. Scritture, e ne dubita chi nella Fede è dubbioso <1>.
L'espositore intende di fare quì la Protesta
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<1> Nè deesi dalla lettura delle tanto insigni, e meravigliose conversioni, che narransi anzichè, viva, e ben fondata fiducia nel Patrocinio della Beatissima Vergine pigliar confidenza ad una quasi franchigia a durarla nel perverso costume, lusingandosi, che per alcune pratiche, ed ossequj inverso Maria Santissima non sarà per nuocere al peccatore lo stato / {10} infelice in cui trovasi, mentre altri fatti addotti abbastanza dimostrano a qual esito funestissimo finalmente conduca quello piuttosto abuso, che vera pratica di divozione. <1> Gli uomini dottissimi, ed eruditissimi hanno minor difficoltà ad ammettere i fatti prodigiosi bastantemente provati di quello che le persone superficiali, e mediocremente istruite, come dimostra il celeberrimo Padre Bollando (1) nella sua Prefazione generale premessa alle Vite de' Santi cap. III. §. 2. e seg. / {11}
Note
1) Su di lui, personaggio fondamentale per l'elaborazione dell'opera celeberrima «Acta Sanctorum», v. Enciclopedia Cattolica, vol. II, coll. 1781 s.