passata a quella celeste, e ne ebbe giocondissima (1) / {11} consolazione, e la espresse di poi al R.mo P. Cherubino di Aracoeli (2) che ne fu Direttore prima di me: io intanto la lasciai tutta in Dio: ma questa fu la ultima mortale malattia, e mentre io non pensava di fare ritorno al Monastero, nel Giovedì all'entrare però del Venerdì, giorno sagro alla Memoria della Crocifissione, e morte del Redentore parve che il suo Sposo Celeste avesse riguardato da tutta la eternità un tal punto nella sua Serva, e Sposa fedele Suor M.ª Luisa perché da quello avesse principio in lei una più perfetta Crocefissione da compirsi nel punto della Sua Morte che secondo il Divino Decreto avvenne, come dissi, il dì nove del Mese sagro all'Immacolata Regina [maggio 1831]: Correva adunque il giorno Sei del Mese: la virtuosa Religiosa andò soggetta a tale violenza febrile (3), che vi si conobbe il pericolo di Morte, onde la zelantissima Superiora [Masturzi] avendomi fatto ricercare in diverse parti senza trovarmi; nelle ore antimeridiane mandò a pregare il lodato R.mo P. Cherubino: la confessò, e le amministrò il SS. Viatico: giuntami finalmente a notizia