Volume 13. Stampati - Varie pag. 990
Volume 13. Stampati - Varie pag. 990
Memorie
4 - Memoria / Abbo
Confitemini Domino e a ogni verso insisteva su quel ritornello: Quoniam in aeternum misericordia eius.
Sotto la scala consegnò a Don Vincenzo l'immagine della Madonna che ancora aveva in mano, perché all'ultimo istante non cadesse per terra.
Un momento dopo il capo rotolò.
Capo e tronco furono poi riuniti in una cassa e, la notte seguente, la Chiesa di S. Giovanni Decollato raccolse le spoglie del giustiziato.
Non passò un anno; il vero assassino si trovò di fronte alla morte e confessò il delitto. - Troppo tardi!
Ma nelle mani del Santo era rimasto un libriccino minuscolo, scritto a matita, fitto fitto.
A quelle paginette il prete condannato a morte aveva affidato i suoi pensieri.
È tanto difficile leggere quella scrittura minutissima, a matita, su carta ingiallita dal tempo, incerta e disuguale per il tremito della commozione. Ma abbiamo capito bene che è un diario d'amore e d'umiltà.
Si apre con le parole della Scrittura: - In capite libri scriptum est de me, ut facerem voluntatem tuam e cioè: - Sul frontespizio del libro della mia vita c'è scritto che devo fare la tua volontà.
Poi, spizzicando: - Il mio gaudio e la mia gloria, o Gesù mio, sia sempre l'ignominia della tua croce.
Gesù mio, il veder voi tutto amore e veder me sì poco amante, veder voi morire in croce per sete d'amore e veder me che non posso morire d'amore né essere bruciato, incenerito, consumato da tutto il vostro amore, è tale tormento per il mio cuore, che non posso esprimerlo a parole.
Mio Dio, chi non ama te è pazzo, perché vede le cose tutt'altro da quello che sono; è suicida, è morto, perché è impossibile che operi per la vita. /
{333} Gesù mio, facciate o non facciate ciò che par meglio a me, io voglio amarvi senza paragone.
Gesù mio, bello bello e tutto amore!
Gesù mio, tutto l'amore del tempo e dell'eternità sia il mio d'ogni istante e vada aumentando in tutti, come voi, Dio, superate il nulla».