Volume 13. Stampati - Varie pag. 1010
Volume 13. Stampati - Varie pag. 1010
Memorie
4 - Memoria / Abbo
Vi avverto, che io in tal modo dovea parlare, poiché mi (1) continuava il divieto di (2) annunziargli, che la Superiorità anche senza che egli l'avesse domandato in grazia, aveva (3) stabilito, che la esecuzione della sentenza avesse luogo nel giorno di S. Francesco di Assisi. IDDio talvolta esaudisce i suoi servi (4) anche prima che preghino (5).
L'Amico - Ma come andò poi nella notte (6) quando fù chiamato in Cappella (7), e gli fù annunziato, che fra poche ore doveva andare a morire?
NN - Già vi posso dire, che da ciò, che mi fù detto, quando tra le ore 5. e 6. italiane (8) della notte fù chiamato nella Segreta (9) tutti quei che si trovarono presenti (10) ammiravano la tranquillità, con cui destossi dal riposo, che da poco tempo aveva incominciato a prendere; quando venne in Cappella, ove io nella stessa ora (11) mi trovava unitamente agli
Note
1) Parola ritoccata.
2) Orig. mi era stato vietato.
3) Domandato […] aveva agg. post.
4) Servi agg. post.
5) IDDio […] preghino agg. post.
6) Nella notte agg. post.
7) Si tratta della Cappella «superiore» di Castel Sant'Angelo, diversa da quella «inferiore», presso la Piazza d'Armi, della quale si parlerà più avanti.
8) Cinque o sei ore dopo l'Avemaria della sera. Siamo intorno alla mezzanotte.
9) Segue un egli cancellato.
10) Quei […] presenti agg. post.
11) Nella stessa ora agg. post.