Volume 13. Stampati - Varie pag. 1021

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Memorie

4 - Memoria / Abbo

fiducia le parole finali di ciascun versetto; quindi a voce alta ambedue genuflessi io ed (1) esso avanti l'Altare del SS. Sagramento recitammo i Salmi di S. Bonaventura del giorno corrente, colle preci, Orazioni, e Cantico = Te Matrem / {17} Dei laudamus etc. = quindi nella stessa positura, e collo stesso tuono di voce recitammo le Orazioni, che nel Rituale Romano ordina la S. Madre Chiesa doversi recitare per raccomandare a Dio l'Anima dei suoi figli Morienti, ed egli teneramente le recitava tutte in persona propria, e riuscì per esso di gran frutto, e per tutti gli astanti, che non erano pochi, di somma edificazione: pensate voi quale impressione religiosa doveva cagionare in tutti il sentire, che un Condannato (2) a Morte divotamente, affettuosamente genuflesso innanzi il Divin Giudice Sagramentato diceva (3) = Proficiscere anima mea de hoc Mundo (4) = e (5) così di tutte le parole di quel sagro rito, che è tutto ispirato, e tutto tenerissimo, e analogo al Fedele, che stà per presentarsi al divin Tribunale, ove si ha a decidere della sua Eternità! per meglio capire ciò che dico, prendete il Rituale Romano e leggete il titolo Ordo commendationis Animae, e

Note


1) Orig. e.
2) La parola appare scritta due volte; cancellata la prima stesura «venuta male».
3) Orig. poteva dire (?).
4) Siamo al punto centrale della raccomandazione dell'anima contenuta nel ricordato Rituale.
5) E scritta due volte; cancellata la prima stesura.