Volume 13. Stampati - Varie pag. 1023

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Memorie

4 - Memoria / Abbo

l'Inno Ambrosiano Te Deum Laudamus (1) etc. e così si andavano (2) ripetendo, ed il paziente tutto recitava affettuosamente; e distintamente ascoltavasi la / {18} voce di lui (3), che era la verace espressione del cuore tutto fervore, amore, umiltà, e (4) fiducia etc. Nella prima Messa recitò insieme coi Fratelli della Compagnia i sette Salmi Penitenziali con altre Preci, che sogliono recitare per i Condannati a Morte; quindi lo zelantissimo Provveditore (5) della Compagnia mi fece il regalo di Paradiso di farmi celebrare la seconda Messa per comunicare il Paziente, e innanzi di nuovo gli compartì l'assoluzione sagramentale, ed egli nella Messa vieppiù si preparò alla tanto sospirata Mensa Eucaristica, e si comunicò con profusione di Lagrime di Fede, di Amore, e di Umiltà, e poi mi fù detto che mentre io terminava la sagra Liturgia, e mi tratteneva nell'azione di grazie, egli ebbe come un deliquio di amore col suo Gesù. Terminato il Ringraziamento, dai caritatevoli Fratelli della Compagnia gli si voleva apprestare un conforto, ed egli come fosse troppa delicatezza (6) rispettosamente ringraziando il ricusava, e allora fù che gli dissi che per ubbidienza il prendesse, e domandato cosa voleva, egli spogliato

Note


1) Cfr. Enciclopedia Cattolica, vol. XI, coll. 1862-1863.
2) Orig. andavando (!).
3) Orig. la di lui voce.
4) E agg. post.
5) Il ricordato Mons. Barbolani (v. pag. 1013, nota 5).
6) Segue un il annullato e spostato.