Volume 13. Stampati - Varie pag. 1051
Volume 13. Stampati - Varie pag. 1051
Memorie
5 - Cenni sulla preziosa morte di S. E. Don Carlo de' principi Torlonia commendatore Gerosolimitano con lettere edificanti del pio defonto
Carlo aveva imitato la vita, che pieni di costante speranza cristiana rimiravano ad occhio asciutto la morte comeché tormentosa, e consolavano gli altri. Deh miei cari, diceva D. Carlo a quei, che piangendo gli si appressavano, miei cari, per pietà non piangete, io vado ad unirmi al Signore, io vado a rivedere i miei genitori. Ed era ben ragionevole in esso lo sperare di rivedere in luogo di salvezza quegli amatissimi genitori, che avevano procurato con tanto zelo, ed amore la sua cristiana e civile educazione, onde sperava, che quel puro amore figliale cristiano, che lo aveva loro tenuto unito in terra, lo avrebbe loro riunito nel cielo. Sicché era il Commendatore D. Carlo in quegli estremi ardente di desiderio di unirsi a Dio, e in Dio riunirsi agli amati e rispettati suoi genitori (1).
E poi perché gli astanti non gittassero il tempo in vani sospiri, e lamenti, li esortava, ed invitava alla preghiera, e pareva volesse loro ispirare quella fiducia stessa, che egli aveva / {16} sempre avuta nella preghiera umile, fervorosa, e costante, e quindi ripeteva; - Pregate Iddio che mi dia forza di pregare fino all'ultimo momento della mia vita, perché non si prega mai abbastanza. - E pregò in fatti durante tutta la malattia, e pregava ugualmente negli accessi come nel rimettere della febbre, e non
Note
1) Padre di D. Carlo era stato D. Giovanni Raimondo (1755-
1829) vero creatore delle fortune della casata; madre del medesimo D. Carlo era stata Anna Maria Scultheis (!) Chiaveri (