Volume 13. Stampati - Varie pag. 1053

Volume 13. Stampati - Varie pag. 1053

Memorie

5 - Cenni sulla preziosa morte di S. E. Don Carlo de' principi Torlonia commendatore Gerosolimitano con lettere edificanti del pio defonto

agraria, onde un dì riuscissero e buoni, ed utili cittadini. A questa istituzione pareggiava un'altra importantissima, e più estesa, che D. Carlo prese a sé da chi l'aveva incominciata (1), e quindi accrebbe, e mantenne a sue spese dall'anno 1841 sino alla sua morte: cioè il Ritiro del SS. Cuore di Gesù presso S. Onofrio (2), e lo mise sotto la protezione dei SS. Carlo, e Stanislao Kostka (3), dei quali era divotissimo. In esso sono raccolte circa ottanta fanciulle pericolanti, e dove il Commendatore defonto faceva ad un tempo le veci di padre, di superiore, di predicatore; e ciò con tanta carità, zelo, e successo, che era un incanto; e riscoteva meritamente l'ammirazione di tutti, e tanto maggiore, quanto più ammirabile era la semplicità e la naturalezza, colla quale faceva loro quelle sante esortazioni, e ricordava le massime sagrosante della nostra cattolica / {18} Religione, non bramando da esse se non che amassero Iddio, salvassero l'anima loro, e si rendessero utili al prossimo.
Altre volte se nel delirio parlava di altri oggetti temporali, ne parlava solo con termini del disimpegno virtuoso dell'assunto incarico: ma tosto tornava alle opere di carità, e sembrava essere tutto occupato e sollecito in dar soccorso ai

Note


1) Probabilmente il Pallotti pensa a sé stesso.
2) V. su di esso pag. 1044, nota 1.
3) Sul santo vescovo di Milano v. Bibliotheca Sanctorum, vol. III, coll. 811-850 e sul giovane novizio gesuita v. parimenti Bibliotheca Sanctorum, vol. XI, coll. 1369-1373.