Ho creduto di poter dire martirio spirituale, poiché mentre ha condotto una vita piena di opere animata dalla fede, e che possono dirsi l'espressione della fede, si trovava assai di frequente gravissimamente tormentata dalle tentazioni contro la fede, si può rilevare quanto fosse facilmente molestata da tale tentazione dal seguente fatto, che si trova in una relazione scritta da essa stessa Serva di Dio al Molto Reverendo Signor Don Agostino Romagnoli (1) già suo direttore. Era il giorno sacro alla memoria di San Pietro d'Alcantara (2), e l'anno, se non erro, milleottocento dieciotto, in cui essendo prossimo il momento della Santa Comunione, pregò San Pietro d'Alcantara e Santa Teresa (3) che si degnassero di accompagnarla alla Sagra Mensa. Fatta la preghiera, come Ella riferisce con espressioni e discorsi che portano il carattere della verità, si vide in mezzo di San Pietro di Alcantara e Santa Teresa, l'uno alla sua destra, e l'altra alla sinistra, e dice che li vidde nei loro abiti rispettivi della religione e si credeva immersa (in un'umile confusione) come una rea in mezzo di Loro, quindi pregò la Beatissima Vergine, perché anch'Ella si degnasse di