sempre più si avvicina a Dio, si riempie di Dio fino a quel punto che mi sembra, di potersi dire coi mistici, trasformata in Dio. E tutto ciò in un modo, che nell'esterno non dà a divedere niente di singolare nella contemplazione, ma se volesse dirsi se si sia resa singolare in qualche cosa nell'esterno, si potrebbe dire che lo fu nelle opere distrattive, quali erano quelle che doveva fare per disimpegno dei diversi officii che ha sostenuti, lo che sembrerebbe impossibile conciliarsi in un'anima così attaccata in Dio, e insiememente così occupata nei molteplici officii, onde convien sempre dire - Mirabilis Deus in Sanctis suis (1) (b1) -, poiché fa i santi a modo suo. /

{573} {(35)} Teste Ven. Vincentio Pallotti, Ven. D. F. heroica excelluit temperantia. Egregias, quibus praedita erat, virtutes, singulari studio occulere sategit.
VI Testis, R.mus D.nus Vincentius Pallotti, Sacerd., iuxta interr. 29, proc. vol. I, fol. 352 terg., respondit:

Per ciò che forma il sostanziale e costitutivo della virtù della temperanza, la moderazione degli appetiti sensitivi, l'uso dei sensi, o delle cose sensibili, credo di poter dire di averla trovata perfettissima in ogni modo che si volesse riguardare, meno quel riflesso che l'avesse, contro la sua volontà, a contenersi nella vita comune, per non rendersi