alla Venerabile Archiconfraternita, che milita sotto l'augustissimo titolo del Sangue Preziosissimo (1), non che eletto ad essere, come lo è stato, fondatore di una Congregazione di Missionarj, che colle opere quotidiane, mensili, annuali, e colle Missioni, e cogli esercizj spirituali, e colla predicazione degl'infiniti tesori del Preziosissimo Sangue continuassero ad essere nella Chiesa di Dio come altrettante trombe di Paradiso, per distruggere nel cuore dei peccatori tutti gli affetti terreni, ond'essere capaci di ricevere la diffusione della divina carità per opera dello Spirito Santo (2) (b1); così conviene dire che il Servo di Dio è stato riempito di tale abbondanza di grazia per amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l'anima (3) (b2), che non potendolo amare a sufficienza secondo li desiderj del cuore da se solo, è stato l'istromento per farlo amare anche dagli altri, e non potendo ciò fare coll'opera personale su questa terra, anche dopo la sua morte con grande ardore ha profittato (mosso dall'amore di Dio) delle prime grazie, ad intraprendere, continuare, e propagare la gravissima, e difficilissima impresa della fondazione della sua Congregazione per essere nel modo possibile non in un solo, ma in molti quanti sono, e saranno i suoi Missionarj, l'istromento evangelico, per condurre anime ad amare Iddio. /