di Dio, mentre era in deportazione (1) al suo grande confidente e Compagno nelle Opere di Ministero il Reverendo Signor Don Luigi Canonico Gonnelli (2), cui scriveva con grande zelo per affari concernenti le opere specialmente di Santa Galla (3), che tanto erano a cuore del Servo di Dio, nella lettera medesima fa un post scriptum, Egli dice - siccome attualmente mi si rende difficile lo scrivere, così dite al mio Padre, che gli scriverò, dopo che avrò avuto riscontro di questa mia, così anche non lo gravo di posta. Significategli il mio amore per lui, cui domando la benedizione - con che mostra la pietà figliale (4). In riguardo alla pietà esercitata dal Servo di Dio verso la Patria posso dire, che come io l'ho conosciuto mentre era tutto zelo per fare bene a tutti li Popoli, era costantemente Roma l'oggetto distinto del suo amore. In Roma che amava teneramente per un sentimento di vera virtù cristiana ha procurato, credo di poter dire, farvi tutto il bene, che gli è potuto riuscire. In Roma molto si è adoperato per il rinvigorimento delle opere di Santa Galla, ma ancora per promuovere gli Esercizii