Volume 13. Stampati - Varie pag. 1198
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Deposizioni Processuali
2 - Deposizione di S. Vincenzo Pallotti sul Servo di Dio Can. Gaspare Del Bufalo (1783-1837)
effetto, che quando faceva di bisogno animare qualcuno, e rinvigorirlo nella virtù della fortezza, riusciva ad animarlo in guisa che posso dire, che la vita del Servo di Dio tanto risplendette per l'esercizio di questa virtù, che / {420} {(40)} bene considerato in tutte le sue circostanze, si può proporre come un vero esemplare di fortezza cristiana, ed Apostolica, non che di animatore con le parole, e coi fatti all'esercizio di essa. /
{425} {(41)} In potionibus abstinens.
XIII. Testis. Juxta 19. interr. proc. fol. 513. resp.
L'ho veduto, che mentre osservava il precetto Evangelico, insieme era così parco nel prendere cibo, che si poteva ben giudicare, che ne prendeva nella misura del puro bisogno; so ancora, che quando era nelle Case di Missioni, come da alcuno mi è stato riferito, meno / {426} {(42)} la circostanza d'infermità, era sì fermo nella massima prattica di nudrirsi coi cibi, sebbene assai dozzinali della Comunità, che grandemente imponeva che cosa veruna distinta, per esso non si facesse. La sobrietà considerata pure come virtù annessa alla temperanza e che è quella virtù morale, che modera l'affetto, l'uso della bevanda capace d'inebriare, come io ho conosciuto il Servo di Dio posso dire, che da Esso è stata pure esercitata in modo assai edificante, e pure come ho veduto far uso di bevanda posso dire, che ne