Volume 13. Stampati - Varie pag. 1199
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Deposizioni Processuali
2 - Deposizione di S. Vincenzo Pallotti sul Servo di Dio Can. Gaspare Del Bufalo (1783-1837)
prendeva una quantità da provvedere al puro bisogno, onde mantenere le forze necessarie per le Opere del Ministero. /
{434} {(43)} Mansuetudine excelluit.
XIII. Testis. Juxta 19. interr. proc. fol. 521. resp.
La virtù della mansuetudine considerata come annessa alla temperanza, è quella virtù morale, che tiene in freno l'ira, onde non si muova se non ordinatamente, e secondo la ragione, quando, quanto, e come fà di bisogno che pur si muova. Come io ho conosciuto il Servo di Dio posso dire, che Egli fu adorno ancora della virtù della mansuetudine: primo, perché lungo il corso degli anni in cui l'ho conosciuto, non ricordo di averlo veduto giammai, né gravemente né leggermente adirato con quel disordine che costituisce il vizio opposto alla virtù della mansuetudine, e perciò in riguardo all'ordinario, e comune tenore che adoperava secondo i tempi, e le circostanze quando, e quanto e come il richiedevano le ragioni della gloria di Dio, e della salute delle anime in un / {435} {(44)} col buon ordine della regola, e della comunità, faceva servire con vivezza, e con gravità la irascibile all'esercizio della virtù dello zelo, e per quel giudizio che io ne formo, credo di poter dire, che nell'esercizio di tali virtù il Servo di Dio si può proporre ad edificantissimo esemplare. /