Volume 13. Stampati - Varie pag. 1208

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Deposizioni Processuali

2 - Deposizione di S. Vincenzo Pallotti sul Servo di Dio Can. Gaspare Del Bufalo (1783-1837)

termini - Tenere quod Comunitatis, et Monasterii habet, cui opponitur singularitas - So che il Servo di Dio nelle Case di Missioni si uniformava all'ordine, e sistema della Comunità, e come io l'ho conosciuto, nel suo tenore di vita nulla faceva trapelare di singolarità, / {476} {(57)} anzi posso dire, che nel grande impegno di farsi Santo, e gran Santo abbia pratticato in un modo veramente particolare uno studio assiduo per isfuggire quanto fosse stato da lui possibile la singolarità nell'esercizio della virtù, lo che in esso tanto luminosamente risplende, quanto più facilmente gli è riuscito mentre vivea di non aver presso di alcuno quella opinione di gran Santità che pure meritava, mentre con ogni attenzione la teneva nascosta, e può dirsi contento solamente di un esteriore che mostra tanto di vita edificante, quanto è puramente necessaria in un Ministro Evangelico, e come io l'ho conosciuto, credo di poter dire, che il Servo di Dio ha esercitato con tanta perfezione questo quinto grado di umiltà, che possa con grande edificazione proporsi a vero esemplare. /

{479} {(58)} Nulla in ejus responsis arrogantia.
XIII. Testis. Juxta 19. interr. proc. fol. 524. resp.

= A costituirsi il quarto grado della umiltà il Santo Dottore (1) [Bernardo] dice, che si richiede

Note


1) V. pag. 1207, nota 1.