Volume 13. Stampati - Varie pag. VIII
Volume 13. Stampati - Varie pag. VIII
Introduzione
stato pubblicato, noi saremmo riusciti ad avere come uno spaccato di cosa e come si insegnava al tempo del Pallotti, ma, fino a che punto avremmo potuto chiamare queste carte opera di lui? Senza dubbio, ben sapendo quanto s. Vincenzo fosse esatto, saremmo venuti a conoscenza, una volta pubblicati i suoi appunti scolastici, di quanto gli insegnanti del suo tempo venivano man mano spiegando, ma non crediamo che tali appunti, una volta studiati, avrebbero offerto nuovi apporti a quanto già conosciamo e, soprattutto, a quanto maggiormente ci interessa. D'altra parte, se qualcuno vorrà sapere qualcosa di più preciso sugli studi del tempo del Pallotti, potrà pur sempre consultare a Roma quanto noi abbiamo volutamente trascurato ma, al corpo degli scritti del Pallotti, tale massa di carte che ne verrà fuori, potrà dare un contributo a dir poco secondario.
E dopo quanto si è detto di sopra, e dopo avere, ancora una volta affermata la completezza di quanto si è venuto pubblicando nel corso degli anni (le vere e proprie inezie, quali ad esempio le note delle minute spese per San Salvatore in Onda, non vengono considerate), è ora ormai che ci rivolgiamo partitamente al materiale che forma il contenuto delle circa duemila pagine che compongono il presente volume e che non si è voluto scindere, ricorrendo al già utilizzato metodo della divisione in tomi.
Il primo di essi contiene sia opere (non tutte) composte e stampate a suo tempo (il corpo del volume contiene, su di esse, più che sufficienti notizie) come anche l'edizione ufficiale dell'opuscolo,