Volume 13. Stampati - Varie pag. X
Volume 13. Stampati - Varie pag. X
Introduzione
sua fraterna amicizia, la veniva componendo. In ogni modo chi vorrà e ne sarà capace, potrà pur sempre leggere l'Introduzione del Faller, riportandone innegabili giovamenti.
E veniamo alla pubblicazione dei tre Mesi di Maggio. Noi stessi, nel maggio del 1994, dovemmo tenere una conversazione con gli alunni del Collegio Internazionale Pallottino in Roma sui tre Mesi di Maggio del Pallotti. Il testo di tale conversazione (si tenga presente il vocabolo usato) è stato da noi anteposto all'attuale edizione dei tre mesi mariani e crediamo possa bastare.
Oltre quanto scritto esaurientemente nel corso del volume che presentiamo, sarà qui il caso di ripetere che, dei tre Mesi di Maggio Pallottiani, noi possediamo il testo originale solo del secondo, quello destinato agli ecclesiastici. Con la dovuta pazienza l'abbiamo riprodotto, mentre, per quanto riguarda i due restanti volumetti, ci siamo serviti della loro prima edizione, della quale, ripetutamente, tra l'altro, parla s. Vincenzo nel suo Epistolario. Se è il caso, il curatore del presente volume intende rivolgere un pensiero del tutto particolare al Mese di Maggio per Ecclesiastici, uno degli scritti più rimarchevoli (e lo dice senza tema di smentita) di tutta la collana di scritti pallottiani da lui curata. Si sente in esso, ce lo si lasci dire, l'ecclesiastico che, pieno di zelo, parla ai colleghi, magari per bocca di Maria, per incitarli alle virtù, dopo aver loro ricordato le immani responsabilità assunte assieme agli ordini, nonché il rendiconto inevitabile che seguirà al momento opportuno.